progetti

2022
Carol Rama. Seduzioni e Sortilegi

In collaborazione con Studio la Città, nella primavera 2022, si è ideata una grande mostra retrospettiva dedicata all’artista Carol Rama (1918-2015). Per la prima volta il mondo inquieto dell’artista è approdato a Verona con un allestimento che ha ricreato alcuni echi dell’intimità della casa-studio torinese dell’artista. L’esposizione a cura di Marco Meneguzzo ha raccolto importanti opere della collezione della fondazione oltre a una sezione dedicata alle fotografie di Bepi Ghiotti realizzate tra il 2012 e il 2014 e tratte dalla serie Inside Carol Rama.I lavori di Ghiotti, per gentile concessione della Galerie Isabella Bortolozzi, sono realizzati in due anni di sessioni fotografiche all’interno della casa di Carol Rama. Un altro sguardo fotografico all’interno della casa-studio di Rama ed esposto in mostra sono gli scatti in bianco e nero di Roberto Goffi, parte di una serie dal titolo La Casa di Carol (2000).

In collaboration with gallery Studio la Città, a major retrospective exhibition dedicated to artist Carol Rama (1918-2015) was conceived in spring 2022. For the first time, the restless, unsettled world of Carol Rama visited Verona with an installation that recreated the intimate echoes of the artist’s Turin home-studio. Curated by Marco Meneguzzo, the exhibition brought together important works from the foundation’s collection alongside a section dedicated to photographs by Bepi Ghiotti from the series Inside Carol Rama taken between 2012 and 2014. Ghiotti’s works, courtesy of Galerie Isabella Bortolozzi, are the result of over two years of photographic sessions in Carol Rama’s home-studio. The exhibition also offered a glance into Rama’s house as provided by photographer Roberto Goffi’s black-and-white shots from a series titled La casa di Carol (2000).

→ Studio La Città
→ Silvana Editoriale

 

FATMA BUCAK
So as to find the strength to see

Nel 2018 la Fondazione Sardi ha nuovamente collaborato con la Fondazione Merz, in occasione della prima grande mostra in uno spazio museale italiano dell’artista Fatma Bucak, un progetto espositivo inedito, costituito da lavori fotografici, sonori, video, performativi e scultorei, alcuni dei quali realizzati per l’occasione. Nella mostra, ideata negli spazi della Fondazione Merz, l’artista ha riunito tutti gli elementi che compongono la sua ricerca indagando attraverso una sequenza d’immagini, rimandi sonori, sculture e azioni, la dualità del pensiero, la fragilità, la tensione e la reversibilità della Storia, il potere della testimonianza e la memoria. La fondazione ha nuovamente collaborato con la Fondazione Merz e la Galleria d’Arte Moderna di Palermo alla presentazione della seconda tappa della mostra So as to find the strength to see che è stata inserita nel capoluogo siciliano all’interno della programmazione del Festival delle Letterature Migranti in concomitanza con Manifesta 12.

→ Fondazione Mertz
→ GAM Galleria d’Arte Moderna Palermo
Scarica comunicato stampa [English]


 

Quartz Studio

Nel 2018, dimostrando interesse anche per progettualità e spazi non istituzionali, la Fondazione Sardi ha appoggiato parte del lavoro di produzione di Quartz Studio. Ideato nel 2014 da Francesca Referza nel quartiere Vanchiglia a Torino, il piccolo spazio nel centro cittadino viene proposto ad artisti italiani ed internazionali come temporaneo luogo di concentrazione e di lavoro. Nel corso dell’anno sono stati presentati i lavori site specific di Ola VasiljevaGiuseppe Gabellone e Jorge Macchi che hanno indagato, secondo tre differenti linee di ricerca, lo spazio espositivo, la sua geometria e la sua storia.

→ Mousse Magazine | Jorge Macchi “Der Zauberberg” at Quartz Studio, Turin
→ ATP Diary | Qualcuno si è seduto sulla mia sedia | Ola Vasiljeva
→ Artribune | Scultura oggi. Parola a Giuseppe Gabellone

Jorge Macchi, Der Zauberberg, Quartz Studio, Turin, 2018
Courtesy: the artist and Quartz Studio, with the support of Fondazione Sardi per l’Arte. Photo: Beppe Giardino

Jorge Macchi, Der Zauberberg, Quartz Studio, Turin, 2018
Courtesy: the artist and Quartz Studio, with the support of Fondazione Sardi per l’Arte. Photo: Beppe Giardino

Giuseppe Gabellone, Untitled, 2018 Courtesy of the artist & Quartz Studio, Torino. Photo © Beppe Giardino

Giuseppe Gabellone, Untitled, 2018 (Dettaglio) Courtesy of the artist & Quartz Studio, Torino. Photo © Beppe Giardino

Ola Vasiljeva, Qualcuno si è seduto sulla mia sedia ), 2018 (dettaglio). Courtesy the artist, Antoine Levi, Parigi, Supportico Lopez, Berlino e Fondazione Sardi per l’Arte. Photo © Beppe Giardino

Ola Vasiljeva, Qualcuno si è seduto sulla mia sedia ), 2018 (dettaglio). Courtesy the artist, Antoine Levi, Parigi, Supportico Lopez, Berlino e Fondazione Sardi per l’Arte. Photo © Beppe Giardino

 

 

 

1918-2018: IL CENTENARIO DELLA
NASCITA DI CAROL RAMA

Il 2018 segna il centenario della nascita di Carol Rama. L’Archivio Carol Rama, per celebrarla, ha promosso un incontro, a cura del suo Comitato scientifico, nel corso del quale sono stati presentati studi inediti sulla pittrice a opera di quattro storici dell’arte e di un artista.

L’incontro è stato organizzato con il sostegno della Fondazione Sardi per l’Arte – che finanzia la pubblicazione del catalogo ragionato delle opere di Carol Rama, in preparazione – e dei Musei Reali la cui collezione si è da poco arricchita di un’opera dell’artista, esposta alla Galleria Sabauda in Confronti 4/ Carol Rama e Carlo Mollino. Due acquisizioni per la Galleria Sabauda e immagini di Bepi Ghiotti.

Spesso la produzione dell’artista è stata messa in ombra a favore del personaggio o è stata letta come un’emanazione più o meno diretta della sua biografia. L’intento di questo incontro è stato quello di spostare nettamente l’attenzione sulla complessità e qualità della sua pittura, sviluppatasi in oltre settant’anni di attività, sul suo essere pittrice, sia nelle affinità con esperienze artistiche coeve sia nel differenziarsi da esse.

Le sue peculiarità di formazione e di vita hanno spesso condotto a leggerne le opere come monadi isolate dall’ambiente che ha concorso a produrle. L’intento dell’Archivio Carol Rama, ora, è quello di favorire studi e riflessioni che rileggano quella lunga esperienza d’arte con strumenti storico critici, riagganciandola ai vari contesti culturali via via attraversati. Senza trascurare l’importanza della sua produzione cosiddetta minore così come la sua fortuna critica.

Nel pomeriggio del 18 aprile 2018 è stata offerta possibilità a un pubblico numeroso di ascoltare nuove voci e ricerche sull’artista e la sua attività, con l’intento di promuovere sempre più aggiornate e documentate riflessioni e interpretazioni della sua arte.

Al convegno sono intervenuti: Enrica Pagella, Direttrice Musei Reali Torino, Pinuccia Sardi, Presidente Fondazione Sardi per l’Arte, Michele Carpano, Presidente Archivio Carol Rama, Claudio Zambianchi de La Sapienza, Università di Roma, Davide Colombo, Università degli Studi di Parma, Francesco Barocco, artista, Raffaella Roddolo, Comitato scientifico Archivio Carol Rama, Elena Volpato GAM Torino, Comitato scientifico Archivio Carol Rama. Ha moderato l’incontro Maria Cristina Mundici Direttrice del Comitato scientifico Archivio Carol Rama.

→ Musei Reali – Confronti 4/ Carol Rama e Carlo Mollino. Due acquisizioni per la Galleria Sabauda e immagini di Bepi Ghiotti

→ Musei Reali – 1918-2018. Studi e note su Carol Rama nel centenario della nascita

ph. Bruna Biamino

 

IRENE PITTATORE 
Torino senza schemi

Torino senza schemi (2017) è un video racconto realizzato da Irene Pittatore per rappresentare la Fondazione Sardi per l’Arte nella mostra Deposito d’Arte Italiana Presente ad Artissima a cura di Ilaria Bonacossa e Maria Vittoria Martini. Una memoria che parte da un’unica immagine: un accumulo di opere poggiate al muro e posate a terra su fogli di pluriball.

Quando nell’inverno del 1994, Pinuccia Sardi con Angelo Bottero decidono d’inaugurare la Galleria Carlina chiedono all’amico e collezionista Marcello Levi di ripensare un Deposito. Farsi cioè, di nuovo promotore e ideatore di un dialogo tra opere, questa volta di autori piemontesi e italiani attivi prima o in contemporanea all’esperienza del 1968. Una richiesta inusuale che Levi accetta con curiosità dando forma a un labirinto d’immagini che spazia da Luigi Spazzapan, Carol Rama, Felice Casorati per poi avvicinarsi a Piero Gilardi, Aldo Mondino, Marco Gastini, Ugo Nespolo, Marco Silombria. E altri ancora. Nel video presentato ad Artissima Pinuccia Sardi ripercorre il ricordo di quella mostra.

→ Irene Pittatore – Torino senza schemi

Torino senza schemi, 2017  still da video

Torino senza schemi, 2017  still da video

Torino senza schemi, 2017  still da video

Torino senza schemi, 2017  still da video – © Irene Pittatore

NESPOLO E LA FILOSOFIA
Avanguardia, cinema, immagini

A seguito del finanziamento nel 2016 dell’edizione italiana, nell’ambito della sua programmazione la fondazione ha voluto nuovamente sottolineare l’interesse per la ricerca artistica di Ugo Nespolo con il finanziamento anche dell’edizione inglese del volume Nespolo e la filosofia. Avanguardia, cinema, immagini curato da Davide Dal Sasso e pubblicato dall’editore Rosemberg & Sellier con interventi di numerosi autori tra i quali Gianni Emilio Simonetti, Lea Vergine, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles, Maurizio Ferraris e Gianni Vattimo.

→ Labont – Nespolo e la filosofia. Avanguardia, cinema, immagini
→ Nespolo

Ugo Nespolo, La galante avventura del cavaliere dal lieto volto, 1966/67, 20” con Lucio Fontana, Enrico Baj, Renato Volpini, Carla Vignola, Daniela Chiaperotti, Giorgio Piana

Ugo Nespolo, La galante avventura del cavaliere dal lieto volto, 1966/67, 20” con Lucio Fontana, Enrico Baj, Renato Volpini, Carla Vignola, Daniela Chiaperotti, Giorgio Piana

Ugo Nespolo, La galante avventura del cavaliere dal lieto volto, 1966/67, 20”
con Lucio Fontana, Enrico Baj, Renato Volpini, Carla Vignola, Daniela Chiaperotti, Giorgio Piana

 

Nel 2018, dimostrando interesse anche per progettualità e spazi non istituzionali, la fondazione Sardi ha scelto di appoggiare parte del lavoro di produzione di Quartz Studio. Ideato nel 2014 da Francesca Referza nel quartiere Vanchiglia a Torino, il piccolo spazio nel centro cittadino viene proposto agli artisti come temporaneo luogo di concentrazione e di lavoro.

→ Quartz Studio

 

Catalogo della mostra
Franco Fanelli. L’opera incisa

La Fondazione Sardi per l’Arte ha interamente finanziato la progettazione grafica e la stampa del catalogo della mostra “Franco Fanelli. L’opera incisa”, svoltasi dal 29 maggio al 2 luglio presso l’Istituto Centrale per la Grafica – Calcografia Nazionale di Roma. Si è trattato della prima completa retrospettiva dedicata a uno dei maestri della grafica incisa contemporanea, titolare della prestigiosa cattedra di Tecniche dell’incisione presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. La rassegna, curata da Fabio Fiorani, direttore del laboratorio di restauro dell’Istituto Centrale per la Grafica, e fortemente voluta da Maia Antonella Fusco, dirigente dello stesso museo, ha avuto luogo in una delle più importanti istituzioni internazionali dedicate alla grafica antica, moderna e contemporanea, dotata di una delle più ricche collezioni di stampe e di matrici al mondo.

L’artista torinese, classe 1959, le cui opere sono conservate presso la Galleria Civica d’arte moderna e contemporanea di Torino, il MoMA di New York, il Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova e lo stesso Istituto Centrale per la Grafica, ha esposto nell’occasione una cinquantina di stampe e un selezionato nucleo di grandi matrici in rame sottoposte a un accurato lavoro di pulitura e restauro da parte dei laboratori del museo romano. Per l’occasione, è stata eseguita presso la Calcografia Nazionale una tiratura limitata di una matrice inedita, donata al Museo. La mostra ha ottenuto un’eccellente risposta in termini di critica e di visitatori (l’apertura ha tra l’altro coinciso con la prima edizione della “Festa dei Musei” in occasione della XXIV Conferenza Generale dell’ICOM – International Council of Museum –  con apertura straordinaria serale nel giorno del finissage, il 2 luglio) e di critica.

La circuitazione del catalogo, stampato in 1500 esemplari, ha contribuito alla diffusione dell’attività della Fondazione Sardi per l’Arte a un pubblico internazionale. Il volume rappresenta la più completa monografia sinora dedicata all’opera di Franco Fanelli, qui documentata dagli anni Ottanta al 2015. I testi si devono a Maria Antonella Fusco, a Fabio Fiorani e Renzo Mangili, autorevole storico dell’arte antica e moderna.

Copertina del catalogo della mostra “Franco Fanelli. L’opera incisa”

 

Serie fotografica Remains of what has not been said dell’artista Fatma Bucak

Nel 2016 la Fondazione Sardi ha inoltre prodotto, con la mediazione di Lisa Parola, la serie fotografica Remains of what has not been said dell’artista Fatma Bucak ideata ed esposta per  la mostra personale dell’artista  “And men turned their faces from there” presso la David Winton Bell Gallery, Providence, Rhode Island  (USA).
Artista ormai riconosciuta, la ricerca di  Fatma Bucak comprende performance, fotografia, sound e video per approfondire temi legati all’identità, alla storia, alla geografia, alla politica ma soprattutto a un’idea ampia di confine. “Questi” – racconta l’artista – “sono i luoghi in cui creiamo il nostro ordine” e dunque le fotografie, i film e le installazioni sono al tempo stesso un documento sulla vita negli spazi di confine ma anche una metafora che ne sposta i termini.

Installazione serie fotografica “Remains of what has not been said” – Fatma Bucak

 

Catalogo ragionato delle opere di Carol Rama

A seguito dell’accordo siglato nel 2014 tra l’Archivio Carol Rama e la Fondazione Sardi per l’Arte, è stata avviata la lavorazione del Catalogo ragionato delle opere di Carol Rama, che sarà integralmente sostenuto dalla Fondazione. L’interesse della Fondazione per la figura di Carol Rama, già esplicitato nel corso del 2014 col contributo alla pubblicazione del volume Carol Rama. Il magazzino dell’anima, si rinnova col sostegno al Catalogo, strumento di cui da più parti si avverte la necessità.
Il volume, che comporterà un esteso lavoro preliminare di ricerca, sarà a cura di Maria Cristina Mundici con la collaborazione di Raffaella Roddolo. Il Comitato scientifico dell’Archivio Carol Rama vaglierà l’archiviazione di ogni opera.

Carol Rama – “senza titolo” (bricolage) – 1966